In medicina estetica la Cavitazione è un Trattamento mini-invasivo che sfrutta le proprietà degli ultrasuoni per la riduzione del grasso corporeo ed in particolare della cellulite. Non presenta controindicazioni particolari o effetti collaterali se svolto da medici e può essere utilizzata efficacemente su tutte le zone corporee.
Si tratta di un trattamento superficialmente semplice, il medico passa un piccolo macchinario che rilascia un fascio ultrasonico.
Questo determina la rottura dei setti fibrosi che a loro volta sprigionano energia ed eliminano le cellule adipose.
In realtà si può vedere svolto il trattamento anche in centri estetici non medici, questo perché varia l’apparecchio e la profondità degli ultrasuoni. Nei centri estetici, il personale non medico, può lavorare con frequenza che lavorano in strati superficiali.
In centri di medicina estetica invece si utilizzano apparecchi elettromedicali a basse frequenze.
Come funziona il trattamento di cavitazione?
Lo strumento utilizzato viene chiamato manipolo. Durante il trattamento il medico passa lo strumento sulle aree interessate, effettuando quello che può sembrare un massaggio.
La procedura infatti non è dolorosa, ma gli ultrasuoni possono far formicolare l’area interessata generando piccoli fastidi. Per questo motivo è un trattamento mini-invasivo che non richiede anestesia.
Se non si indugia troppo nella stessa area, il trattamento è praticamente esente da effetti collaterali risultando molto efficace nella lotta della cellulite.
La durata del trattamento può variare dai 30 ai 90 minuti a seconda dell’area da trattare.
Uno dei vantaggi principali è quello di poter riprendere la vita di tutti i giorni senza particolari accortezze, se non quelle di bere tanta acqua e mantenere uno stile di vita equilibrato con una dieta sana.
Una sola seduta solitamente non da risultati tangibili, solitamente ne servono dalle 5 alle 10.
Cavitazione in medicina estetica: controindicazioni ed effetti collaterali
Come già detto il trattamento non prevede effetti collaterali se non la possibilità di avvertire formicolii o di vedere la comparsa di un lieve edema o rossore della pelle nelle zone trattate.
Invece è sconsigliato effettuare il trattamento se si è in gravidanza o in stato di allattamento, se si è diabetici o si hanno disturbi alla coagulazione, in pazienti con pacemaker o protesi metalliche e in pazienti affetti da patologie epatiche.
Una buona visita medica preventiva servirà proprio a scongiurare uno di questi casi.
